Si inaugura giovedì 4 giugno alle ore 19 presso la galleria SPAZIO AMIRA Arte Contemporanea a Nola la mostra 'IL RICORDO DELL'ACCADUTO - MEMORY OF EVENTS', personale dell'artista Carlo Giuseppe Zuozo. Le opere rimarranno in esposizione fino al 16 giugno. Il testo critico è di Enzo Battarra.

Carlo Giuseppe Zuozo è un artista e videomaker italiano. Nasce a Napoli nel 1973, vive e lavora a Nola (NA). La sua esperienza artistica spazia tra vari campi del fare artistico: dalla tecniche tradizionali come la pittura e la scultura alla fotografia e alla videoarte.

Nell' aprile 2011 prende parte alla fondazione del gruppo artistico CULTURA E ATTO CREATIVO con il quale partecipa a diverse mostre nel territorio vesuviano. Nel 2012 realizza il videoclip per il brano CONTRO NATURA di Nino Velotti successivamente selezionato per TIME IS LOVE - International Videoart Program e proiettato in gallerie ed istituti culturali in diversi paesi tra i quali il TORRANCE ART MUSEUM in California (USA).

Nel 2013 inizia la frequentazione de IL LABORATORIO stamperia d'arte di Vittorio Avella e Antonio Sgambati presso il quale apprende la tecnica della xilografia. Nello stesso periodo conosce Raffaele Avella suo concittadino artista e creatore di SPAZIO AMIRA, luogo di allestimento di numerose mostre d'arte contemporanea. Nella stessa sede partecipa al ciclo di collettive "l'arte prima e dopo" con le quali vengono messe a confronto le esperienze di artisti appartenenti a generazioni diverse. Attualmente partecipa alla grande collettiva 'the Selfie show' presso il MONA (Detroit) con un suo autoritratto fotografico.

 

IL RICORDO DELL'ACCADUTO (testo critico di Enzo Battarra)

 

È come passeggiare lungo un grande boulevard di Parigi e incrociare volti, sguardi, colori, espressioni dinamiche, ma anche figure in rapido movimento, corpi in subitanea trasformazione, anime. Tra la folla percepiamo forme sfuggenti, prospettive falsate, squarci anatomici, immagini ridondanti.

E quella moltitudine viaggia fuori e dentro di noi, ci inquieta e ci incuriosisce, ci spaventa e ci affascina. Sono corpi nomadi nella spazio, pronti a sdoppiarsi, a dilatarsi, a modificarsi, a esplodere in frammenti policromi, sono i fantasmi di un vissuto ancora da vivere, sono “l’altro” che è in noi e che proiettiamo fuori di noi. Sono la dimostrazione tangibile di una schizofrenia mai repressa.

Sarà una torsione, o un’introspezione, sarà un principio di separazione o saranno identità sovrapposte, sarà un cambio di forma o saranno moti interiori. Sarà essenzialmente una figura in movimento, un corpo attraversato da un moto che lo dilania e lo proietta altrove.

Sarà il ricordo di Giuditta, o di una testa senza nome, o sarà la nascita di nuove specie.

Tutto questo non è dato sapere, perché l’arte non ha confini spazio-temporali, non si inchioda alla razionalità, ma costruisce misteri, come quello dell’unicità che porta alla separazione, come il gemello che cerchiamo per il mondo. Sì, anche qui lo possiamo incontrare, in una metropoli ricca di charme o in una periferia all'ombra del Vesuvio. Nel processo di globalizzazione ogni luogo è simile all'altro. Le fisionomie si confondono, si scompongono e si ricompongono allo stesso modo in qualunque altra città a noi conosciuta.

Carlo Giuseppe Zuozo racconta un’umanità dilaniata nella sua struttura fisica, lacerata, caduta in un vortice di pensieri che sconvolge il corpo e lo contamina di ricordi. Passano sui marciapiedi del boulevard persone stravolte dalla vita, segnate dal tempo e dall’ansia, naufraghi post-umani alla ricerca di una propria ragion d’essere.

Zuozo li vede e ci vede così, creature mutanti sempre più replicanti, attori in bilico su un palcoscenico mobile, esseri umani alla deriva. Il mondo cambia più rapidamente di noi e delle nostre stesse transizioni. E tutto è così veloce che ciò che passa davanti agli occhi è già solamente il ricordo dell’accaduto.

 

Enzo Battarra

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Artist biography

 

Carlo Giuseppe Zuozo is an Italian artist and videomaker. Born in Naples in 1973, he lives and works in Nola (NA). He started to draw and paint at a tender age, encouraged by his father, art teacher Nicola Zuozo, and by his artist uncle, Angelo Fontana. While attending the faculty of Architecture at Federico II University in Naples, Zuozo met Franciscan sculptor Tarcisio Musto, who instilled in him a desire to experiment with plastic arts (first with clay, then with papier-mâché). After graduating in Architecture in 2005 he started to work as a touch-up artist in photographic studios, acquiring expertise in digital image processing. As the limited size of his studio made painting impossible, Zuozo decided to use a computer for his graphic and video art projects. Inspired by the FLUXUS movement, the artist used various techniques: live shooting, digital collage, 3D models, animation, remixing of videos available online, etc. It is interesting to note his use of online-attainable “virtual worlds”: a veritable alternative universe whence Zuozo captured images and created films with a technique known as “Machinima”.

Subsequently, C.G. Zuozo resumed and revisited traditional artistic techniques such as painting and sculpture, adopting a highly expressive style inspired mainly by Picasso’s cubism and by geometric abstraction. In April 2011 he was one of the founding members of the “CULTURA E ATTO CREATIVO” artists ensemble, with whom he participated in various exhibitions in the Neapolitan area. Following this phase, his painting evolved and his subject matter became more subtle; the strokes and rhythm of his hand grew more assertive, assuming the informal characteristics of Art Brut, while also featuring figurative and neo-metaphysical elements. In 2012 he created a videoclip for the musical work “AGAINST NATURE”, by Nino Velotti, subsequently selected for the “TIME IS LOVE International Videoart Program” and performed in galleries and cultural institutes in various countries.

In 2013 Zuozo started to collaborate with the printmaking workshop of Vittorio Avella and Antonio Sgambati, where he mastered the wood-engraving technique. In the same period he met fellow Neapolitan artist Raffaele Avella, creator of SPAZIO AMIRA, which hosts contemporary art exhibitions. Here, Zuozo participated in the cycle of collective exhibitions "L’ARTE PRIMA E DOPO", a showcase for comparing the work of artists of different generations.

 

The memory of events

 

As if walking down a broad boulevard in Paris, we come across faces, gazes, colours, dynamic expressions; fast-moving silhouettes; souls morphing in a flash. In this crowd we perceive elusive forms, distorted perspectives, ripped flesh, images duplicating themselves.

At once disturbing and alluring, this multitude of spatial nomads moves in and out of our awareness, ever doubling, expanding, changing . Exploding into multi-coloured fragments. Ghosts of experiences as yet unknown; “other” selves, projected outwards. Tangible proof of schizophrenia let loose. 

Twist, introspection, or the beginning of split or overlapping identities; change of form, inner revolution? A moving figure, a body beset by mutiny, dismembered and projected elsewhere? 

Memories of Judith, of a head with no name, of the birth of a new species?

It is not for us to know. Art crosses the borders of space and time; it cannot be nailed to rationality. Art is the stuff of mysteries. Such as oneness breeding separation; such as the never-ending search for our twin – whom we might meet right here, in this city full of charm; or in its suburbs, under the protective shadow of the Vesuvius. In the globalisation process all places end up resembling one another. With features  that mingle, scatter and reassemble, as in every other city we know.

Carlo Giuseppe Zuozo portrays the fabric of humanity: torn, prey to a whirl of thoughts that poison and corrupt the body with memories. Treading the pavements of this boulevard are people broken by life, marked by time and angst: post-human castaways in search of a reason to carry on.

Zuozo sees them – us – as ever-mutating creatures; “replicants”; actors balancing on a shifting stage; humans adrift. The world changes faster than we do. So rapidly that what passes before our eyes is already the mere memory of events.

 

Enzo Battarra

 

translated by Sarah Jane Webb